
La psicologia delle folle
“Psicologia delle Folle” – 1895 Gustave Le Bon.. “La folla non è obbligatoriamente un numero immenso di persone riunite nello stesso luogo, ma è piuttosto uno stato d’animo comune, è un momento in cui il singolo si disfà della sua particolarità per fare proprie caratteristiche nuove che lo rendono partecipe di un’anima collettiva. L’intelligenza individuale si perde immediatamente nella folla, ogni intelligenza si abbassa ad un grado intellettivo minore. La folla, in poche parole, è limitata. In essa le peculiarità si appiattiscono verso il basso, i sentimenti e le emozioni verso un punto preciso ed uguale per tutti. La folla è una grande anima inconscia che da sfogo alle sue più intime pulsioni. Si esalta, si lascia sedurre e adulare, è violenta e allo stesso tempo può dimostrarsi eroica, è sempre irrazionale e odia la logica ed il ragionamento. Si è in effetti trasformato il mezzo con il quale si adula la folla, così come sono cambiate le dinamiche di questa, sicché il singolo individuo, dinanzi ad un programma televisivo, può considerarsi parte della folla e soggetto alle stesse condizioni.”